Il giorno dopo la sconfitta con il Liverpool, comunque si parla di un’Inter che si è fatta rispettare e non meritava di perdere
Una sconfitta che mette tutti d’accordo. L’Inter ha perso col Liverpool, ma tranquilli, non è successo niente. In qualche modo la formazione nerazzurra si farà e andrà lontano, poco importa che rispetto all’anno scorso è indietro su tutto…

E’ così che stanno le cose, vedendo commenti e opinioni sull’Inter attuale e guidata da Chivu che sembra quasi non si possa toccare, né tanto meno contestare. E il primo a tirare fuori il macigno è Francesco Torre che la tocca piano: “Ma a voi va bene tutto con Chivu? Non gli si può dire nulla, sembra, l’Inter perde e tutti non dicono nulla o se viene fatto, lo si fa in modo quasi silenzioso come se non si possa toccare o discutere per nessuno motivo…”.
Il problema è che se fosse accaduto a Inzaghi di perdere il derby e altre sfide con le dirette concorrenti, quanto meno di non vincerle, sarebbe accaduto il putiferio. E questa è la verità. C’è anche da riconoscere un aspetto, ovvero che Chivu, al di là di quello che dice Marotta, era ed è sempre stata una terza scelta. “Lo sanno tutti che Fabregas ha tenuto appese sia la Roma che l’Inter e poi è rimasto a Como, quindi chi parla di progetto Chivu con tanto di attesa e di studio attorno a questo allenatore si sbaglia di grosso“, insiste Torre appoggiato da Angelo Papi.
“Ma si perdona tutto a Chivu…”
Non si tira indietro nemmeno Paolo Signorelli anche se cerca di spiegare meglio il suo punto di vista su questo allenatore che è arrivato da poco: “Capisco che si parla dell’Inter e che bisogna aspettarsi determinate cose anche per il gran lavoro che ha fatto Simone Inzaghi, al quale, forse, manca solo uno scudetto in più per definire il suo lavoro fantastico quando è stato comunque ottimo, viste anche le due finali Champions in tre anni“.
E ancora ma stavolta nei confronti diretti di Chivu: “Per me deve ancora studiare un po’ la situazione e poi si può valutare, si sa che non era la prima scelta ma l’Inter ha provato con altri allenatori, anche perché non era facile rimpiazzare Inzaghi, ma per quello che si è visto ha bisogno di tempo per poterlo giudicare nel migliore dei modi“.

L’Inter ha bisogno di tempo e anche Chivu, anche se c’è la clessidra che avanza e i processi incalzano, soprattutto perché il paragone con Inzaghi è sempre dietro l’angolo, se non qualcosa di più.





