Analizzata e dibattuta la prestazione della squadra giallorossa, ma durante il Live sono venuti fuori i veri problemi della squadra di Gasperini
O vince o perde, il pareggio non è di casa Roma. Fino alla prestazione col Napoli, dove tanti problemi sono venuti a galla, la formazione giallorossa era non solo prima ma anche accreditata come possibile competitor per il titolo.
Non è escluso che ci possa ancora restare, ma bisogna rivedere tante cose, a cominciare dai giocatori che fanno parte della rosa e che dovrebbero dare di più anzi, in determinati casi, vengono fin troppo esaltati come nel caso di Mathias Soulé, calciatore dai piedi educati ma, vedendo le sue prestazioni, col carattere ancora da formare nonostante sia argentino e ambizioso.
Ma le cose sono piuttosto semplici e a raccontare la realtà, suffragata anche dai fatti e dai numeri, è Paolo Signorelli che, senza mezze misure e senza alcun timore lancia il suo anatema: “Soulè è un buon calciatore ma deve fare tanta strada ancora nonostante sia esaltato dalla piazza anche perché con le grandi è facile fare quello che fa, ma il vero giocatore, il trascinatore quello che fa la differenza si vede con le big e lui con le grandi squadre sparisce, non si vede“.
“Ma quale scudetto, ma con quali giocatori…”
Difficile dare torto a Signorelli anche perché i numeri e i dati di questo campionato, ma basterebbe osservare con attenzione anche quello dell’anno scorso, sono statistiche impietose per il giovane calciatore argentino. Basta vedere che in questa stagione ha segnato 4 reti ma bisogna vedere anche contro chi, ovvero Pisa, Verona, Fiorentina (che big non può essere soprattutto quest’anno ndr) e Cremonese.
Per quanto riguarda il resto discrete prove con le altre squadre ma decisamente nulle con Inter, Milan e l’ultima col Napoli. Con la Lazio nel derby, a parte la rete dell’anno scorso, ha avuto qualche guizzo, dopodiché non si è visto granché. Quindi, le parole di Paolo Signorelli che ha trovato anche conferma con gli altri, meno un po da Enrico Camelio e da Angelo Papi, sono lì a dimostrarlo. Pensare che Signorelli non voleva parlare di Roma, ma viene trascinato per i capelli e sullo scudetto prende di mira i romanisti: “Che fate non mettete più la Roma per il titolo, fare scaramanzia?“.
Tutto a posto insomma, col clima che in studio, quando si parla della squadra giallorossa, non si capisce il motivo ma si surriscalda subito nonostante si sia premesso all’inizio da Torre che se ne sarebbe parlato poco o nulla, invece la Roma e il Milan grandi protagonisti. “Roma da scudetto? Ma su con quali giocatori? In attacco abbiamo dei pipponi mai visti ma per favore, vi prego e sento criticare Lautaro Martinez, ma magari ce lo dessero a noi, invece de questi….”, le parole quasi a sfogo di Angelo Papi.
