Gudmundsson, cadono le accuse per la condotta sessuale: respinto anche il ricorso

Dopo un anno tra archiviazioni, riaperture e assoluzioni, per Gudmundsson arriva il verdetto che aspettava: ricorso respinto e vicenda verso il capolinea.

La vicenda giudiziaria che ha accompagnato Albert Gudmundsson per oltre un anno arriva a un nuovo, probabile punto finale.

Albert Gudmundsson in conferenza stampa
Gudmundsson, cadono le accuse per la condotta sessuale: respinto anche il ricorso (foto da conferenza stampa) – calciosub.it

Dall’Islanda è infatti arrivata la conferma che il ricorso contro la sua assoluzione è stato respinto, dando ulteriore forza alla decisione con cui i giudici avevano già escluso la sua responsabilità per l’ipotesi di “cattiva condotta sessuale” legata a un episodio dell’estate 2023 a Reykjavik.

Secondo quanto riferito dai legali del giocatore, si tratta di un passaggio decisivo: un ulteriore ricorso da parte della controparte appare molto improbabile e sarebbe un caso raro nel sistema giudiziario islandese. Il numero 10 viola, che attendeva una decisione definitiva entro il 4 dicembre, ha così ricevuto in anticipo la notizia che aspettava, potendo considerare la vicenda virtualmente chiusa.

Un iter lungo: archiviazione, riapertura e assoluzioni

Per capire il peso della decisione di oggi bisogna ripercorrere il percorso giudiziario del caso. L’accusa nei confronti di Gudmundsson nasce nell’agosto 2023, quando una ragazza lo chiama in causa parlando di “cattiva condotta sessuale” per un fatto avvenuto a Reykjavik. In una prima fase il fascicolo viene archiviato, decisione che sembrava aver chiuso la questione.

Successivamente, su ricorso della presunta vittima, il caso viene riaperto e il calciatore islandese si presenta in tribunale, ribadendo la propria innocenza. Nel settembre 2024 il Tribunale distrettuale emette una sentenza dettagliata, lunga oltre venti pagine, con cui riconosce Gudmundsson non colpevole rispetto all’ipotesi di reato contestata. Era già la seconda volta che la giustizia islandese escludeva la sua responsabilità.

Nonostante ciò, la Procura di Reykjavik decide di fare un ulteriore passo, presentando un nuovo ricorso contro l’assoluzione. Una scelta che l’avvocato del giocatore, Vilhjalmur H. Vilhjalmsson, aveva definito “sorprendente”, ritenendo la sentenza ben motivata e giuridicamente corretta.

Il ricorso respinto e le parole del calciatore

La novità di oggi è proprio la risposta a quel ricorso: le autorità giudiziarie islandesi lo hanno respinto, confermando l’impianto della precedente sentenza di assoluzione. Dal punto di vista tecnico, la possibilità di un ulteriore grado di giudizio non è mai completamente azzerata, ma gli stessi legali del giocatore ritengono che un nuovo passaggio sarebbe un’eventualità remota.

Albert Gudmundsson nel corso di un'intervista
Il ricorso respinto e le parole del calciatore (screenshot da intervista) – calciosub.it

Per Gudmundsson è un passaggio chiave, perché riduce al minimo l’incertezza sul futuro e consolida il verdetto che lo riguarda. Il caso, almeno sul piano giudiziario, viene considerato oggi come praticamente definito, dopo un anno segnato da archiviazioni, riaperture, assoluzioni e ricorsi.

Già dopo la prima sentenza favorevole, l’attaccante aveva affidato ai social un messaggio molto personale. “Innocente: questa è la chiara conclusione della Corte distrettuale di Reykjavik”, aveva scritto, sottolineando come il percorso fosse stato “un anno difficile” anche dal punto di vista mentale. In quell’occasione aveva ringraziato famiglia e amici per il sostegno, definendoli il suo punto fermo in una fase complessa della carriera e della vita privata.

Nel suo messaggio aveva anche voluto prendere posizione su un tema più ampio, dichiarando di non voler “sostenere alcuna forma di violenza” e augurandosi che il suo caso non avesse impatto sulle “vere vittime”, in riferimento alle donne che subiscono reati di natura sessuale. Una presa di posizione che voleva tenere distinti il proprio nome, riconosciuto innocente dai giudici, e il rispetto per chi vive situazioni diverse e ben più drammatiche.

La vicenda giudiziaria ha avuto inevitabili riflessi anche sul percorso sportivo di Gudmundsson. In un primo momento la nazionale islandese aveva sospeso le convocazioni in attesa degli sviluppi, salvo poi reintegrarlo quando erano arrivate le prime decisioni favorevoli. La Fiorentina, dal canto suo, si è sempre mostrata serena, ribadendo fiducia nel comportamento del proprio giocatore e sentendosi tutelata sul piano contrattuale.

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